Quanto è veramente conveniente per le PMI presentare il modello di riduzione del premio Inali OT24?

Torniamo a parlare di OT 24, l’avevamo fatto anche lo scorso anno in occasione del precedente modello (link all’articolo) e di quanto sia diventato ormai ostico raggiungere i famosi 100 punti.

La struttura attuale è così composta:

Sezione A “Interventi di carattere generale”: quasi tutti interventi a 1oo punti (tranne che per alcuni casi) per l’implementazione di sistemi di gestione.

Sezione B “Interventi di carattere generale ispirarti alla responsabilità sociale: oscillano dai 20 ai 100 punti.

Sezione C “Sicurezza e sorveglianza sanitaria”: con punteggi che oscillano da 20 a 80. Senza alcun dubbio la sezione “meno complessa” dell’intero modello.

Sezione D “Prevenzione di rischi specifici”: da 20 a 50 punti a seconda del tipi di intervento.

Appare evidente oggi l’oggettiva difficoltà per una PMI nell’arrivare al “goal” previsto dal modello. Con molta trasparenza risulta opportuna segnare che in passato l’OT24 veniva visto anche come uno strumento di risparmio a fronte di investimenti che mai eccedevano il risparmio stesso.

Se questo trend viene (e di fatto ormai è stato fatto) invertito, ovvero il risparmio è inferiore alla spesa, ritengo poco utile la presenza di questo strumento.

In definita, per dare risposta alla domanda iniziale, appare sconveniente per la maggior parte delle PMI dover accollarsi gli interventi richiesti dal modello.

Qualora invece la realizzazione di un sistema di gestione possa creare dubbi al management, sicuramente la possibile pianificazione di risparmio futura può far pendere l’ago della bilancia per intraprendere il percorso di certificazione. Certo è che serve anche la struttura interna per affrontare questi tipi di interventi.