Quanto è importante, per un formatore, riconoscere e codificare le espressioni facciali dei propri allievi?
Che ruolo rivestono le espressioni facciali nei rapporti lavorativi “a contatto con il pubblico?
Come fare per codificare le espressioni facciali dei nostri interlocutori?
Queste le tematiche proposte al corso di formazione Facs “Facial Action Coding Sistem”, svoltosi a Trieste in questi giorni. Ne abbiamo parlato con il docente Prof. Enzo Kermol, di CRF onlus Laboratorio di Psicologia della Comunicazione.
“Il Facs come strumento di riconoscimento facciale, ideato negli anni 70 da Paul Ekman. Una tecnica che permette di interpretare le emozioni leggendo tratti distintivi del volto, e che ha ispirato il telefilm”Lie to Me. Paura, disgusto, disprezzo, tristezza e felicità sono registrate da cambiamenti dei muscoli della fronte, delle sopracciglia, delle palpebre, delle guance, del naso, della bocca e del mento”.
“Svariati sono i campi di applicazione, dall’apprendimento alla gestione della classe scolastica, nelle risorse umane, alle mansioni “a contatto con il pubblico”, fino ai più sofisticati interrogatori ai criminali”.
Video Intervista Prof. Enzo Kermol: https://www.youtube.com/watch?v=ulnCadJvO_c