La storia di successo dello Studio Kompas
Pubblichiamo con piacere l’estratto dell’intervista del quotidiano “La voce del Trentino”, che ha deciso di raccontare, dalle parole di Filippo Pataoner, la nostra storia. L’intera completa è disponibile qui: CLICCA QUI PER LEGGERE L’INTERVISTA COMPLETA
Studio Kompas: le origini
«Inizialmente, l’ufficio era situato nella mia cameretta a Brancolino – ricorda Filippo – ma ben presto ho deciso di allargare la mia attività, trasferendomi in uno spazio più grande con il supporto di mio fratello Giacomo, che è responsabile della parte tecnica».
Nel 2014 il passo successivo, cioè la creazione di una s.r.l insieme al fratello Giacomo e a Federico Bernardi, il suo vecchio compagno di università. È in quell’anno che nasce lo Studio Kompas s.r.l, un’azienda innovativa che si specializza nella consulenza sulla sicurezza sul lavoro.
Poi nel corso degli anni la crescita esponenziale: dall’ufficio nella cameretta da letto, allo spazio di 25 metri quadrati condiviso in coworking in zona Millennium, all’apertura di un’unità locale a Borgo ed infine all’acquisto degli uffici a Rovereto in via Vittorio Veneto e a Borgo in via Roma.
Innovazione: Skeddi
L’azienda inizia a prendere piede, mentre i soci si impegnano a differenziarsi dalla concorrenza con un prodotto unico: Skeddi, un software gestionale dedicato alle aziende e alle società di consulenza: CLICCA QUI PER SCOPRIRE DI PIÙ SU SKEDDI
Formazione E-learning: Unisicurezza
Nel corso degli anni, l’azienda ha continuato a crescere, non solo incrementando il numero dei suoi clienti, ma anche realizzando nuovi progetti imprenditoriali. «Nel pieno della pandemia nel 2020 – racconta Filippo – abbiamo creato una piattaforma di e-learning che permette di erogare corsi di formazione a distanza». Grazie a investimenti mirati e una piattaforma tecnologicamente avanzata, l’azienda eroga oggi oltre 2.000 corsi all’anno, integrando soluzioni basate sull’intelligenza artificiale e rispondendo con prontezza alle esigenze di un mercato in rapida: CLICCA QUI PER SCOPRIRE DI PIÙ SU UNISICUREZZA
I prossimi obiettivi
«Sto lavorando per creare una struttura che vada avanti senza necessariamente la presenza costante e continua di una persona, la paura è che se viene a mancare quella persona crolli il castello. Il mio obiettivo era di creare un’azienda dinamica con prodotti tendenzialmente innovativi, per questo è un dato di fatto che potesse andare avanti senza necessariamente dedicare tanto tempo all’azienda stessa. Stiamo anche lavorando per realizzare un gestionale di livello molto più alto».
C’è una caratteristica della sua azienda che la rende orgoglioso?
«Molte, ma penso che la cosa più importante sia la velocità di risposta nei confronti del cliente davanti ad una sua specifica esigenza. Nel momento in cui un cliente ti chiama e tu rispondi subito tutti i servizi collegati poi vanno di pari passo. Essere dinamici oggi fa la differenza».
Tre soci per per tre settori diversi?
«È uno scenario vincente: io mi occupo della gestione dell’azienda e di alcune consulenze un po’ particolari in materia di sicurezza comportamentale, quando ci sono degli infortuni oppure quando ci sono dei procedimenti particolari. Giacomo segue i clienti un po’ più strutturati per la parte proprio di consulenza operativa, e poi c’è Federico invece, che segue l’ufficio di Borgo Valsugana».
Rifarebbe tutto uguale se potesse tornare indietro?
«Sì, rifarei tutto uguale dando però una dimensione un po’ più tranquilla alla mia gestione del tempo. Quando sei giovane vuoi fare tante cose e ti sovraccarichi occupando tanto, troppo tempo che per forza devi rubare da altre parti. È come la coperta corta. Se tornassi indietro e potessi rivedere il Filippo di 10 anni fa gli direi: “fai tutto quello che hai fatto ma con più calma e rallentando su certe dinamiche”».
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